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Corso di Critica e Giornalismo cinematografico

Di cosa parliamo quando scriviamo di cinema? Siamo “critici” o “scrittori”? Perché c’è sempre stata una grande distanza tra i gusti del pubblico e quelli della critica? Come si legge un film e come lo si restituisce attraverso un “altro” testo? Cos’è diventato e com’è cambiato e mutato, oggi, il mestiere del critico? Nell’epoca dei blog, dei social network e degli USG (i contenuti generati dagli utenti) tutti, oggi, possono scrivere (anche) di cinema. Finalmente, diremmo. Perché il cinema è come il calcio e la musica, qualcosa di cui chiunque può liberamente parlare. E allora, viene da domandarsi, a che serve la critica cinematografica se tutti possono, ormai, orizzontalmente affiancarsi ai “professionisti” della scrittura sui film?

Sono queste solo alcune delle tante domande che noi di Sentieri selvaggi ci poniamo, assieme ai nostri allievi, nelle lezioni e nei laboratori di critica cinematografica, il nostro corso più “antico”, quello da cui è partita, nel 1999, tutta la nostra area di formazione oggi riunita nella Scuola di Cinema.

Scrivere sul cinema è un corso di critica cinematografica, e anche di giornalismo cinematografico, ma è soprattutto il luogo dove spingiamo i nostri allievi ad essere dei veri e propri mediatori culturali.
Oggi la scrittura (come il lavoro del critico, del resto) non è più la stessa di vent’anni fa e non è neanche più l’unico terreno su cui esercitare la professione della critica.
Il cinema è cambiato, viene fruito in luoghi e condizioni sempre più diversi, il corpo dello spettatore è irrimediabilmente mutato. E se siamo diversi come corpi di spettatori siamo diversi anche come corpi critici.

Questo corso, come il cinema, lo spettatore e la critica, muta ogni anno, pur mantenendo una struttura di base unitaria, perché è sensibile ai cambiamenti, tecnologici e di costume, che il mestiere del critico oggi, necessariamente, impone.

Il corso viene integrato dal workshop tecnico/giornalistico “Girare un’intervista”, fondamentale per il lavoro odierno del giornalista multimediale.

 OBIETTIVI
– Conoscenze fondamentali di base di analisi e lettura critica del film
– Strategie della comunicazione, il cinema nella rete, tra multimedialità e interattività
– Conoscenza dei diversi modi/mondi di fare critica cinematografica
– Pratica concreta della scrittura sul cinema, laboratorio permanente
 
        PRIMO TRIMESTRE – Lezioni frontali di Massimo Causo, Carlo Valeri, Aldo Spiniello
  • La “critica” secondo Sentieri Selvaggi, dagli anni ’70 al Metaverso
  • Introduzione al mestiere del critico e alla storia della critica
  • Le cinque W e il comunicato stampa
  • Il linguaggio cinematografico, il montaggio, le inquadrature, il suono, la sceneggiatura
  • Fare critica per i giornali, lavorare per la radio e la televisione
  • L’editoria cinematografica (libri e riviste), il giornalismo cinematografico, il caso di Sentieri Selvaggi 21st
  • Scrivere di cinema su internet: lavorare in una webzine, l’esempio di Sentieri selvaggi

    SECONDO TRIMESTRE – Laboratorio realizzativo a cura di Sergio Sozzo
  • Le strutture possibili di una recensione
  • L’informazione quotidiana, news e articoli di servizio
  • Il profilo biografico
  • L’intervista e il q&a dal vivo
  • Simulazione di organizzazione di un evento cinematografico
  • Gli “sconfinamenti”
  • Come si struttura un libro di cinema
  • La critica che lavora sulle immagini: videoessay, mash-up, remix
  • Introduzione all’utilizzo di WordPress
  • Podcast, dirette sui canali social, videorecensioni 

    Al termine del corso è possibile sostenere l’esame di accesso al biennio di  SPECIALIZZAZIONE IN CRITICA CINEMATOGRAFICA
    Modalità esame:

     L’allievo dovrà presentare un progetto con un pitch: dopo aver consegnato, una settimana prima della data dell’esame orale, un’elaborazione in due cartelle del proprio progetto (progetto di un libro da scrivere o di un festival da organizzare o di un’intervista da realizzare), in quindici minuti presenterà ed esporrà lo stesso progetto in modo convincente, come se la commissione esaminatrice fosse un Ente (casa editrice, imprenditore, Ente pubblico o privato) capace di realizzare tale proposta.
  • INFO PER ISCRIVERSI:
  • COSTI
  • CALENDARIO
  • MODULO ISCRIZIONI
  • SPECIALIZZAZIONE 

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