Mateo Zoni è nato a Parma nel 1979.
Laureato all’Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine dell’Aquila, nel 2001 dirige il documentario Fassbinder: dritto al cuore di Alexanderplatz, prodotto e trasmesso da RaiSat Cinema.
Nel 2011 collabora con Gianni Amelio per il film Il primo uomo, dal romanzo incompiuto di Albert Camus.
Nel 2012 realizza il documentario Ulidi piccola mia, prodotto da Indigo Film, in concorso al 29° Torino Film Festival e distribuito da Istituto Luce Cinecittà.
È la storia di Paola che, separata dai genitori, è costretta, dopo un lungo periodo di sofferenza, ad affrontare tutte le difficoltà legate alla fine dell’adolescenza e all’ingresso nell’età adulta.
Lo stesso anno dirige il cortometraggio Elena un giorno d’estate, sulle visioni mistiche di una giovane studentessa di provincia.
Nel 2018 dirige il documentario Il club dei 27, prodotto da Rai Cinema e distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Il docufilm racconta di Giacomo, un melomane di dodici anni, che vuol far parte di un gruppo esclusivo, nel quale ogni membro porta il nome di un’opera di Giuseppe Verdi.
Nel 2019 esordisce alla regia di opera con La straniera di Vincenzo Bellini al Maggio Musicale Fiorentino, diretta dal Maestro Fabio Luisi.
Per la Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi è docente del nuovo corso Girare un documentario.