Il corpo e la voce, ma anche la lettura del personaggio, l’improvvisazione e il lavoro davanti alla telecamera in un corso di recitazione completo per teatro, cinema e tv.
Dal 15 al 19 luglio 2024 con Massimiliano Davoli
Per arrivare a fare questo bisogna prima di tutto conoscere quali sono i propri mezzi, fisici e mentali, e poi conoscere le regole della struttura.
Nel corso dei cinque giorni si oscillerà tra esercizi di base, improvvisazioni e lavoro su un testo e si farà particolare attenzione a quelle che sono le caratteristiche proprie del “recitare davanti a una macchina da presa”: in tal senso, il corso si pone anche come possibile specializzazione e torna utile anche a chi ha fatto corsi improntati alla recitazione per il teatro. Va, per questo sottolineato, che il corso è adatto sia a chi vuole fare esperienza di quelle che sono le tecniche di base della recitazione sia a chi vuole perfezionare un’esperienza già acquisita in un campo affine – quello del teatro appunto.
Come uso il mio corpo? Quali sono le mie abitudini inconsapevoli della mia voce, del mio sguardo, della mia postura? Qual è l’attitudine psicologica con la quale approccio al mondo?
Avere una risposta a queste domande è fondamentale per poter capire quale è il proprio mezzo di partenza, e quindi come usarlo essendone padroni.
La voce non è solo un suono che passa attraverso le nostre corde vocali permettendoci di comunicare. La voce è il suono dei nostri pensieri, della nostra personalità, del nostro stato d’animo. La maggior parte di noi usa male la voce a causa di cattive abitudini dialettali o di blocchi emotivi oppure di maschere che spesso usiamo per nasconderci. Essere padroni della propria voce serve a chiunque. Serve agli attori per poter essere in grado di modularla a seconda della propria esigenza, serve a chi ha voglia o bisogno di migliorare la propria capacità comunicativa. La voce intesa come attitudine vocale, dizione, articolazione, respirazione.
Cosi come la voce il nostro corpo ha una sua modalità comunicativa di cui spesso non siamo consapevoli. Questa consapevolezza è per un attore di basilare importanza. Bisogna prima conoscere il corpo dell’attore con tutti i suoi pregi e difetti per poi essere capaci di “manovrarlo”, per metterlo al servizio del corpo del personaggio. Lo scopo non è essere atleti ma burattinai della propria marionetta.
Tutte le conoscenze acquisite fino a questo punto vanno messe al servizio del personaggio. Come si muove? Come parla? Quale è il suo sguardo? Quale è la sua anima? Come funziona il suo cervello? Come viene”letto” dalla macchina da presa? Recitare davanti a una macchina da presa non significa solo essere “naturali”. Questo è un tipo di naturalezza che porta solo all’essere banali. Molto più difficile è essere capaci di essere veri e al tempo stesso non superficiali, capaci di esprimere i molteplici livelli del personaggio. Essere e non rappresentare
Partendo da un testo scelto si lavorerà sulla creazione di un personaggio d’avanti alla macchina da presa lavorando sia sulla creazione organica, realistica ed emozionale di una persona che è altro da noi, sia sullo studio del mezzo tecnico.
Negli ultimi due giorni, e in particolare nell’ultimo, si lavorerà su una vera e propria costruzione di una scena come se ci si trovasse su un set. Si metteranno in gioco tutte le conoscenze acquisite in quello che alla fine è il mestiere vero e proprio dell’attore. Esattamente come se ci si trovasse a un provino o su un set pronti a girare!
orario lunedì-venerdì 10.30 – 18.00 (con pausa pranzo)
Docente Massimiliano Davoli
Sconto del 20% entro il 20 giugno: 400,00€