Elisabetta Angelillo è nata a Lima in Perù il 5 novembre del 1978.
Luglio 2014: Corso operativo di Adobe After Effects (docente: Mario Baluci)
Occupazione attuale: videomaker e documentarista
Nel 2009 propone all’associazione del terzo settore con cui collabora come coordinatrice di progetto, di realizzare un documentario sul Trullo, borgata storica di Roma in cui ha sede l’associazione.
Nasce così “In zona mia”, per la regia di Alessandro Ferroni, a cui partecipa come organizzatrice e intervistatrice.
Da quell’esperienza e dall’interesse da sempre coltivato per il documentario, nasce la decisione definitiva di dedicarsi al video.
Dopo aver frequentato il corso di documentario creativo presso la casa editrice Minimum fax di Roma, scopre la scuola di cinema Sentieri Selvaggi e frequenta il primo di numerosi corsi, dopo aver vinto una borsa di studio con il corto di 1 minuto “La banda -larga- non ha capi”.
Negli anni successivi realizza lavori a contenuto sociale alcuni dei quali diventano documentari che vengono selezionati a festival nazionali, vincendo anche qualche premio:
“Scritto a voce. Una storia di resistenza”: la lotta di un gruppo di uditori di voce alla medicalizzazione del male mentale. Premiato come miglior documentario al festival “Cinema e psicoanalisi” di Napoli e menzione speciale al “Mizzica film festival” di Agrigento.
“Penny Wirton. Una scuola così”: l’esperienza dello scrittore Eraldo Affinati nella sua scuola di italiano per stranieri. Premiato come miglior documentario a tema sociale al “Tracce cinematografiche film festival” di Nettuno.
“Los tanos”: l’avventura degli italiani in Paraguay. Premiato come miglior documentario al festival “Memorie migranti” del museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti”.
Nel 2012 collabora come montatrice al progetto ElaborAzioni, finanziato dal Dipartimento per la Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e al progetto RigenerAzioni, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Per il Patronato Acli e Acli Colf realizza nel 2013 il documentario “Tra vent’anni” che racconta il lavoro di cura attraverso le testimonianze di lavoratrici e lavoratori.
Insieme a Paolo Fantini cura la regia e realizza il montaggio di “Big Yellow Taxi” 10 puntate dedicate ad ambiente e animali andate in onda sulla web tv Roxy Bar TV nella stagione 2013-2014.
Lavora con Bruno Fruttini come assistente alle riprese per la realizzazione di video su importanti siti di interesse archeologico a Roma: Colosseo, area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme, parco archeologico di via Latina.
Nel 2014 collabora, insieme a Giovanni Bruno ed Enrico Nocera, con l’Ufficio Comunicazione Integrata della Fondazione di Diritto Pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre”, occupandosi della realizzazione di video.
Nello stesso anno progetta e realizza con il supporto di una associazione il CFF, Catone Film Festival, concorso per cortometraggi giunto ormai alla quarta edizione.
Trascorre molti mesi del 2015 in viaggio per l’Italia, dal Carso alla Calabria isole comprese, per la realizzazione del documentario “Bioresistenze” di Guido Turus, che racconta esperienze di buone prassi agricole sul territorio nazionale. Il documentario, realizzato per la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) dalla società Enea Media fondata con Enrico Nocera, è stato proiettato in anteprima ad Expo Milano.
Dal 2016 è titolare di Koda Media, società di produzione che realizza video per enti pubblici e privati e documentari a tema agricolo e ambientale per Geo, programma televisivo di Rai 3.
Per la Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi è docente del corso di Fotografia e Ripresa.
contatti: elisabetta.angelillo@gmail.com