Giovedì 23 maggio sarà ospite di Sentieri Selvaggi Mateo Zoni, regista di Ulidi Piccola mia, Il club dei 27, assieme al quale parleremo di cinema e linguaggi ibridi tra documentario, serialità, opera lirica. Ore 19.00 in Via Carlo Botta 19. Ingresso libero
Nel panorama del cinema italiano, Mateo Zoni, nato a Parma nel 1979, è una figura anomala, inquieta, che si muove tra diversi generi e linguaggi artistici, spaziando dal documentario al cinema a soggetto all’Opera.
Già il suo esordio nel lungometraggio con Ulidi piccola mia, presentato a Torino Film Festival nel 2012, prendeva ispirazione da un recital teatrale per diventare pedinamento della protagonista, unito alle riflessioni mosse dal libro di Maria Zirilli, Fuga dalla follia. Viaggio attraverso la legge Basaglia.
Il Club dei 27, ora disponibile in dvd distribuito da Cinecittà Luce, prosegue su questa linea, esplicitando ancor di più la rielaborazione narrativa dello spunto documentaristico sulla singolare figura di un giovanissimo melomane che aspira a diventare membro del club verdiano.
Reduce dal debutto nella regia operistica con La straniera di Vincenzo Bellini, in cartellone al Maggio Fiorentino, per cui ha optato per una messinscena dagli umori espressionisti mixati a un reinventato immaginario medioevale, che molto deve al nuovo fantasy di Games of Thrones, Zoni sarà ospite di Sentieri Selvaggi per un incontro in cui si parlerà di cinema e linguaggi ibridi, ripercorsi attraverso le tappe dei suoi lavori.
L’incontro introdurrà anche il nuovo Corso Operativo di Documentario a lui affidato, che si terrà dal 17 al 21 giugno.