Corso della Prima Annualità di UNICinema
I movimenti di macchina, le tipologie di montaggio, il lavoro sul sonoro: un corso per affrontare la tecnica e la grammatica del cinema contestualizzandole nella storia del cinema e nello stile degli autori più importanti del 20° secolo.

Il cinema ha delle sue costanti, delle sue “figure” ricorrenti, ma è sempre stato un dilemma se avesse anche prodotto un linguaggio. Obiettivo del corso è quello di capire in che modo il cinema comunica attraverso l’immagine, non verbalmente, con una serie di regole che il cinema stesso tradisce o ridefinisce costantemente. La sua storia passa anche – e soprattutto – attraverso queste norme tramandate dapprima artigianalmente e poi assurte a sistema, a cui le generazioni successive di cineasti si sono costantemente ribellate, in un appassionante incontro/scontro con i predecessori.
Programma:
- Linguaggio base: scala dei campi e dei piani
- Il linguaggio classico hollywoodiano (da Griffith a Hitchcock)
- Il linguaggio delle avanguardie europee (dadaismo, surrealismo e poi impressionismo e espressionismo
- Le teorie del montaggio
- Le varie scuole del primo piano, da Dreyer a Tarantino
- Le focali: teleobiettivi e grandangolo nel loro uso espressivo
- Il piano sequenza dalle influenze pittoriche nel realismo poetico a Bazin
- Le innovazioni linguistiche del cinema moderno (da Rossellini alla Nouvelle Vague)
- La punteggiatura filmica: dagli iridi allo split-screen
- Oggettiva/Soggettiva e Focalizzazione primaria e secondaria
- Il linguaggio postmoderno (con cenni a serie televisive e videoclip)
- Il suono: diegetico, extradiegetico, rapporto con le immagini, tipologie di ascolto (causale, semantico e ridotto), analisi della sincronizzazione
Docenti:

Pietro Masciullo
(Maglie, LE, 1979) è docente universitario e critico cinematografico. Insegna Metodologie di analisi del film e Teoria e tecnica della sceneggiatura presso l’Università La Sapienza di Roma.
È autore del volume Road to Nowhere. Il cinema contemporaneo come laboratorio autoriflessivo (Bulzoni, 2017).
È caporedattore della rivista di cultura cinematografica ”Sentieri Selvaggi”. Ha pubblicato diversi saggi sul cinema contemporaneo in testi collettanei e riviste scientifiche. ù
Aldo Spiniello
(Atripalda AV, 1979). Critico cinematografico, è caporedattore di Sentieri selvaggi e, insieme a Carlo Valeri, direttore editoriale di Sentieriselvaggi21st. Collabora con FilmTV e varie riviste di settore.
Ha scritto saggi per edizioni Resh Stories, Marsilio, Bietti, Il Foglio, Sentieri selvaggi, GoWare, Profondo Rosso, Le Mani, ETS. Ha curato i volumi Laurent Cantet – L’emploi du cinéma (insieme a Leonardo Lardieri e Michele Moccia) e Michael Cimino – Oltre i limiti del cinema.
Cura l’organizzazione di eventi e rassegne: è capo programmatore del Laceno d’Oro International Film Festival e curatore della rassegna DOCUSFERA, organizzata da Sentieri Selvaggi.



