Corso della Prima Annualità di UNICinema
Docenti: Pietro Masciullo, Aldo Spiniello
Il cinema ha delle sue costanti, delle sue “figure” ricorrenti, ma è sempre stato un dilemma se avesse anche prodotto un linguaggio. Obiettivo del corso è quello di capire in che modo il cinema comunica attraverso l’immagine, non verbalmente, con una serie di regole che il cinema stesso tradisce o ridefinisce costantemente. La sua storia passa anche – e soprattutto – attraverso queste norme tramandate dapprima artigianalmente e poi assurte a sistema, a cui le generazioni successive di cineasti si sono costantemente ribellate, in un appassionante incontro/scontro con i predecessori. Queste lezioni affronteranno con un taglio più teorico e critico le figure e le tecniche attraverso cui il cinema (si) mette in scena ponendosi in maniera complementare alle lezioni specifiche di Ripresa, Montaggio e Regia.
Programma:
- Linguaggio base: scala dei campi e dei piani
- Il linguaggio classico hollywoodiano (da Griffith a Hitchcock)
- Il linguaggio delle avanguardie europee (dadaismo, surrealismo e poi impressionismo e espressionismo
- Le teorie del montaggio
- Le varie scuole del primo piano, da Dreyer a Tarantino
- Le focali: teleobiettivi e grandangolo nel loro uso espressivo
- Il piano sequenza dalle influenze pittoriche nel realismo poetico a Bazin
- Le innovazioni linguistiche del cinema moderno (da Rossellini alla Nouvelle Vague)
- La punteggiatura filmica: dagli iridi allo split-screen
- Oggettiva/Soggettiva e Focalizzazione primaria e secondaria
- Il linguaggio postmoderno (con cenni a serie televisive e videoclip)
- Il suono: diegetico, extradiegetico, rapporto con le immagini, tipologie di ascolto (causale, semantico e ridotto), analisi della sincronizzazione